Il nostro pescato proviene esclusivamente dal Mare Adriatico. Mare il cui nome ha origini discordanti, per alcuni si lega all’antica città di Hadria (l’attuale Atri), importante punto di arrivo per i Romani, per altri storici deriva invece dalla città di Adria, in provincia di Rovigo, in Veneto, importante punto di riferimento per la civiltà greca. Già nel III secolo a. C. il nome era, comunque, consolidato.
Un mare formato da una vasta piattaforma continentale. Circa 120.000 anni fa, nel corso dell’ultima glaciazione, tutta la parte settentrionale di questo mare era terra emersa, per questo nei fondali si possono trovare interessanti reperti archeologici. Quando i ghiaccia si sciolsero le loro acque fecero innalzare il livello del mare, raddoppiando in quella che è l’attuale superfice dell’Adriatico.
Un mare tutto sommato “giovane” come si può riscontrare dall’allineamento delle isole Trémiti, Pianosa, Pelagosa, Lagosta e Curzola e la cui profondità massima è nella parte meridionale dove si raggiungono anche i 1251 metri di profondità.
Il mar Tirreno il cui nome deriva dagli Etruschi ha una grande estensione ad ovest della penisola italica, le fonti correnti a cui è sottoposto generano un forte ricambio d’acqua, contribuendone a ridurne l’inquinamento. Si tratta, inoltre, di un’area geologicamente molto attiva.
La sua profondità massima è di 3.785 m, in una fossa vicino all’isola di Ponza, trovandosi vicino alla faglia che divide l’Africa dall’Europa è ricco di catene montuose sottomarine. Si tratta di un mare poco pescoso, per questo motivo l’industria ittica ha investito molte energie nella mitilicoltura.
Il mare del Nord è un mare al confine con l’Oceano Atlantico, tocca una profondità massima sui 700 m, quella media è, invece, di 100 m. L’industria ittica è molto influenzata dalle maree che giocano un ruolo cruciale nella produzione ed allevamento. Si affacciano su questo mare moltissime coste con dighe artificiali, per contenere e controllare questo fenomeno.
L’industria ittica è in continua crescita e la zona, per le sue temperature e per la salinità delle sue acque, è l’ideale per la mitilicoltura delle ostriche.
Secondo Oceano più grande del pianeta, il cui nome deriva dal mito greco di Atlante, le sue correnti variano in base alle latitudini come la sua salinità.
I fornitori di Pescolo, si affacciano sulla baia di Biscaglia, precisamente nelle coste Spagnole dei Paesi Baschi e della Galizia. Quest’area marina si contraddistingue per l’ampia varietà di specie marine e di faune dal clima temperato e caldo (come ad esempio la cernia bruna, l’orata ed il sarago maggiore) ma si trovano anche specie provenienti dal nord (come ad esempio il merluzzo).
Un golfo ricchissimo di risorse ittiche dove i forti venti nordici vanno a collidere con l’anticiclone delle Azzorre. Le coste sono rocciose e dirupate, in alcuni punti i fondali toccano anche i 5.000 m. Moltissimi i fiumi che lo alimentano.